Il cerotto compie 100 anni: storia di un’invenzione nata per amore

Oggi lo diamo per scontato, ma il cerotto adesivo è una delle invenzioni più semplici e geniali della storia della medicina quotidiana. Piccolo, economico, sempre a portata di mano: ci accompagna da oltre un secolo, in casa, a scuola, sul lavoro.

Ma com’è nato esattamente il cerotto? E chi l’ha inventato?

Indice dei contenuti

1. Tutto comincia nel 1920

2. Dai primi modelli alla diffusione

3. Innovazioni moderne

4. Conclusioni

1. Tutto comincia nel 1920

Siamo in New Jersey, negli Stati Uniti.


Earle Dickson, impiegato della Johnson & Johnson, era sposato con Josephine, una donna vivace ma piuttosto maldestra in cucina.

Durante le faccende domestiche, finiva spesso col procurarsi tagli e scottature. Le medicazioni dell’epoca — garze e bende — erano ingombranti, poco pratiche e difficili da applicare da sole.

Dickson, che lavorava come acquirente di cotone per l’azienda, cercò una soluzione più semplice:

  • tagliò una striscia di tessuto adesivo
  • vi inserì al centro un pezzetto di garza sterile
  • e la protesse con uno strato di crinolina, rimovibile all’occorrenza

Era nato il primo cerotto adesivo rudimentale, pensato per essere applicato da soli, facilmente e rapidamente.

Colpiti dalla semplicità e dall’efficacia dell’idea, i dirigenti di Johnson & Johnson ne avviarono la produzione su scala industriale.

Il 18 maggio 1921, fu commercializzato il primo cerotto sotto il nome Band-Aid®.

All’epoca era lungo circa 45 cm e doveva essere tagliato a misura dal consumatore.

2. Dai primi modelli alla diffusione

I primi anni furono difficili: nel 1921, i Band-Aid® vendettero per soli 3.000 dollari. Ma Johnson & Johnson non si scoraggiò.


Nel 1924 arrivò la prima svolta commerciale: i cerotti vennero pre-tagliati e confezionati singolarmente, una novità rivoluzionaria in termini di igiene e praticità.

Negli anni successivi:

  • l’azienda distribuì gratuitamente milioni di cerotti ai Boy Scout americani, che contribuirono a farli conoscere in tutto il paese
  • durante la Seconda guerra mondiale, i Band-Aid® furono ampiamente utilizzati dalle forze armate, consolidando la loro presenza anche in campo medico-militare
  • negli anni ’50 nacquero le versioni colorate e con disegni, pensate per i bambini, trasformando il cerotto in un oggetto rassicurante

3. Innovazioni moderne

Nel tempo, il concetto di cerotto si è ampliato. Da semplice barriera protettiva è diventato dispositivo terapeutico, veicolo di farmaci e strumento tecnologico.

Ecco le principali tipologie oggi in uso:

🔹 Cerotti idrocolloidali

Utilizzati per vesciche, abrasioni, piaghe da decubito o ferite post-chirurgiche.


Realizzati con materiali che reagiscono ai fluidi della ferita, formano un gel protettivo che mantiene la zona umida e favorisce la rigenerazione tissutale.
Sono particolarmente indicati per favorire la guarigione rapida senza la formazione di croste.

🔹 Cerotti medicati

Contengono principi attivi come:

  • analgesici e antinfiammatori (es. diclofenac, lidocaina) per dolori muscolari e articolari
  • cheratolitici (es. acido salicilico) per trattare calli e verruche
  • antibatterici per ridurre il rischio d’infezione
  • cosmetici, come quelli contro l’acne

Sono studiati per rilasciare il principio attivo in modo localizzato e controllato, riducendo gli effetti collaterali sistemici.

🔹 Cerotti intelligenti (smart patches)

Ancora in fase sperimentale ma promettenti, questi cerotti:

  • monitorano parametri vitali (temperatura, idratazione, glicemia)
  • rilasciano farmaci in base alle esigenze del paziente
  • possono comunicare con app o dispositivi medici via Bluetooth

In campo oncologico, diabetologico e post-operatorio potrebbero diventare lo standard per il monitoraggio non invasivo.

4. Conclusioni

Dal 1921 ad oggi, il cerotto ha percorso oltre 100 anni di evoluzione. Nato in una cucina, è diventato un simbolo universale della cura quotidiana, presente in ogni casa, scuola, ospedale e campo di battaglia.

Nonostante le innovazioni più sofisticate, il cerotto resta ciò che è sempre stato:
un piccolo gesto di attenzione, protezione e sollievo.

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